Ci sono cose nella vita che sono intoccabili: la mamma, la pizza, la squadra del cuore…sono delle verità assolute, non sindacabili né giudicabili, delle certezze immortali e inamovibili. Per molti nell’elenco si inserisce anche la trilogia di Star Wars. Cose di cui dopo anni di distanza ancora discuti mentre prendi il caffè con il tuo amico scettico e non credente, che difendi a spada tratta incurante di apparire anche un po' ridicolo. Per questi soggetti questo periodo è stato meraviglioso come e più del Natale stesso, ma non per la nascita del nostro Dio preferito, per l’uscita al cinema del settimo episodio della saga.
Scene di panico e ansia collettiva hanno accompagnato questi giorni. Persone che prima di entrare in sala si guardavano attorno furtive per vedere se erano i più vecchi della sala, che sbirciavano curiose di sapere se anche gli altri avevano comprato gli immancabili gadget che da sempre accompagnano i film di Lucas…
E confesso che in una di queste sale c’ero anch’io, senza gadget ma con la paura di andare incontro alla delusione cocente del fan.
Poi, le luci si sono spente, sono partiti i famigerati titoli di coda…ed è avvenuta la magia.
J.J.Adams, il regista di questo capitolo, ha deciso di rendere omaggio non solo a Lucas e al suo sforzo creativo ma a tutti i fan che da sempre hanno reso omaggio al film e lo ha fatto nel modo più originale possibile: non cambiando assolutamente nulla della struttura dei film precedenti.

A complicare la missione l’intromissione di un nuovo cattivo, Kylo Ren, giovane e combattuto adepto del lato oscuro che si scoprirà avere molto in comune con Han Solo. Non andando oltre per non rovinare troppo la sorpresa quello che si deduce è che tutta la pellicola è stata sì una grossissima operazione ingloba- soldi per la Disney e il nostro Lucas, ma anche una grossa opera nostalgica e rispettosa del passato. Unica pecca lo scarso approfondimento del contesto politico ( sappiamo solo che la Repubblica è di nuovo sull’orlo del baratro per colpa dell’ascesa di una nuova potenza oscura, il Primo Ordine, nato da una costola del distrutto impero galattico) ma più di tutto una pochezza dell’antagonista che risulta evidente nonostante il tentativo di regalargli spessore rendendolo combattuto tra bene e male e dai suoi legami con i protagonisti. Speriamo che l’episodio VIII colmi queste lacune in modo da farci tirare un sospiro di sollievo e prospettarci un altro po' di sana, vecchia e inossidabile Forza.
Nessun commento:
Posta un commento