sabato 9 aprile 2016

LA DISFATTA DEGLI EROI

Da bambini a tutti è capitato almeno una volta di subire un piccolo grande torto, un compagno di scuola che ti lancia palline di carta, o qualcuno che ti prende in giro e ti lascia solo in un angolo con le lacrime agli occhi, e allora tutti abbiamo  pensato “ Se fossi Superman ti farei vedere io”. I supereroi sono così, sono una piccola ancora di speranza nella fantasia di piccoli e grandi, un modello da seguire, un sogno a occhi aperti. E quando cresci e non subisci più quei dispetti se ne fanno strada altri diversi, forse ancor più grandi, e in quell’angolino della mente, la dove la fantasia ancora sopravvive e ti regala momenti di libertà i supereroi vivono e lottano per te anche se in un mondo che in realtà non esiste.
Nel mio caso ho sempre avuto un rapporto conflittuale con loro, lo ammetto. Non mi sono mai piaciuti tanto, ho sempre preferito altri tipi di eroi, magari quelli con le orecchie a punta, oppure quei piccoli hobbit che faticano solo per portare un anello, ma quando ho visto per la prima volta Superman in tv, quel Cristopher Reeve bellissimo e fragile che lottava per l’umanità, ho fatto mia quella fantasia e l’ho sempre tenuto e ricordato con affetto.
A tutti quelli che mi chiedevano quale fosse il mio supereroe preferito ho però sempre risposto senza esitazione: Batman. Perché è umano, perché non usa mai armi da fuoco e perché in quanto umano, nonostante i suoi propositi siano sempre in un certo senso gli stessi degli altri, proteggere i più deboli, è ancor più fragile, spesso oscuro, commette errori, è più simile a noi e per questo meno irraggiungibile.
Così, quando al cinema è uscito Batman vs Superman ero incuriosita, perché mi sono sempre piaciuti  i personaggi tormentati, imperfetti, anche un po’ oscuri, e allora come non andare a curiosare :cosa potrà mai essere successo perché due super potenze si ritrovino l’uno contro l’altro? Avrei fatto meglio a non essere così curiosa. Forse avrei fatto meglio ad andare a mangiare al giapponese quella sera.
Come avrebbe urlato il mitico Fantozzi… questo film è una cag…ta pazzesca. Non si può essere più buoni.
Tralasciamo il fatto che il povero Reeve si stia rivoltando nella tomba per come il personaggio che lui aveva reso immortale sia stato preso e fatto a pezzi da un bamboccino tutto muscoli e niente talento, tralasciamo tutti gli errori commessi nella sceneggiatura, senza né capo e né coda, la cosa peggiore sta nell’assoluta mancanza di senso.
E nel peggior Batman di sempre.
Diciamolo,Ben Affleck un po’ ci fa tenerezza. C’è a chi piace come uomo, e su questo non possiamo dire assolutamente nulla, e a volte è riuscito anche come attore ad esempio in Gone Girl, ma nei panni di Batman sarebbe stato più credibile Paolo Villaggio, tanto per rimanere in tema Fantozzi. Ha dato vita a un personaggio depresso, ormai stanco della sua carriera da salvatore incompreso, ma ci si chiede quanto abbia recitato in realtà, visto che l’attore e il personaggio interpretato sembrano la fotocopia l’uno dell’altro.
I buchi narrativi poi, sono imperdonabili, si fa fatica a capire il senso di quello che Batman fa e perché lo fa, e quando finalmente si riesce a trovare il bandolo della matassa, e quasi a dar ragione al pipistrello ancora una volta, esplode lo scontro. Effetti speciali come se piovesse, botte da orbi…poi, senza spoiler, il ripensamento per un motivo a dir poco ridicolo ( e ditemi se non è così, quando lo vedrete scoppierete a ridere) e di nuovo amici come prima, uniti contro una nuova minaccia per il pianeta.
Tutto è stato concepito per preparare gli ignari spettatori ai nuovi film in uscita, Aquaman , Flash e Wonder Woman pedine del merchandising e statuine senz’anima, pedine di una catena di S.Antonio dei supereroi che sembra non avere fine.
Io, continuo a pensare al passato con nostalgia, a Cristopher Reeve e al miglior Batman di sempre, quello di Bale e  dei film di Nolan.


Il resto, spiace dirlo, è spazzatura. E i personaggi della fantasia non possono essere spazzatura, mai.

1 commento:

  1. Neppure io sono mai stato un appassionato di super eroi, e manco ho mai compreso a fondo la fomosa frase "supereroi con super problemi". Essendo circondato da nerd, spesso trovi anche il collezionista di fumetti che ti insulta per la tua superficialità. La risposta secondo me sta nell'ego spropositato di questi bellimbusti: siccome non hanno la forfora, non gli puzzano i piedi e fanno la cacca con regolarità, si annoiano tantissimo. Ecco allora che diventano calamite per la sfiga e dove passano loro finisce sempre che non cresce più l'erba.
    Conservo ancora un albo di quando ero bambino nel quale Superman, per salvare la Terra, la ricostruiva da zero e accellerava il tempo fino ai giorni nostri (beh, gli anni '80 per il vero) per reincontrare Lois. Spropositato.
    Infine questo film prende l'idea dal vero classico: UFO Robot Goldrake contro il Grande Mazinga del 1976, un grande blockbuster dell'asilo ai miei tempi.

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